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Moltiplicare il Rosmarino (20-3-2000)


Parole chiave: Rosmarino; Rosmarinus officinalis; talea;


Domanda: Sarei interessato ad avere da Lei una risposta ad una "banalissima" domanda, rispetto a quelle più interessanti e di più alto profilo, che solitamente Le vengono formulate. Abito in città, mi interesso di piccolo giardinaggio, ho moltiplicato diverse piantine, sia tramite seme che talea ( da fiori, frutta, alloro, ecc.), ho anche creato qualche piccolo bonsai, ma una cosa che non sono riuscito ad ottenere, scusate la banalità, è la riproduzione della pianta di rosmarino.
Ho cercato di immergere un rametto nell'acqua (in tutti i periodi favorevoli), ma unico risultato è stata la marcitura e essicamento del ramo.
Gradirei una gentile considerazione e risposta
Giovanni S. - Torino


Risposta: Caro Giovanni,
scusa se ti do del tu, ma nella comunicazione virtuale chi sta dall'altra parte dello schermo io me lo immagino uguale a me, della mia età, con la mia stessa faccia. Come potrei darmi del lei? Fa tu lo stesso, per favore...
Non esiste domanda banale. Se un problemino ti si è posto, a te che sembri avere una buona pratica e che hai collezionato qualche successo, evidentemente il caso non è poi tanto banale.
A parte il fatto che, come dice Eleanor Perenyi, c'è più "giardiniere" in uno che torna a casa stanco la sera e prima di mettersi in poltrona si mette ad annaffiare le sue banali petunie sul davanzale, che non in colui che commissiona un meraviglioso impeccabile giardino al migliore progettista sulla piazza, e non sa fare altro che guardarselo compiaciuto... :@)
Vediamo quale può essere il problema del rosmarino che non si moltiplica.
E' strano comunque che tu trovi difficoltà. So che c'è qualche vecchietta, di quelle terribili e assatanate per le loro piantine, che ogni tanto ne ficca brutalmente un rametto in un po' di terra e dopo un po' di settimane ha già i vasetti pronti da regalare agli amici o ai nipoti.

Il metodo più praticato è quello della talea semilegnosa, da eseguire in primavera. Alcuni consigliano di farlo a fine luglio. In questi casi, visto che una marza di rosmarino costa proprio poco, io se fossi in te proverei prima in aprile, e poi in giugno, e poi a fine luglio...
I rametti, semilignificati, tagliali lunghi circa 10 cm; puliscili accuratamente da tutti i piccoli germogli, esclusi i due più alti, che però ridurrai a metà della loro lunghezza; intingine l'estremità inferiore in un ormone radicante (per semilegnose) e mettili a radicare in un cassoncino con sabbia e torba in parti uguali, in modo che ne resti solo un terzo fuori terra.
Ovviamente dovrai mantenere il terriccio sempre umido, ma non fradicio, e tenerli in una zona luminosa ma non al sole diretto.
Non mi hai detto dove abitano le tue piante. Nord, sud, collina montagna? Se il clima della tua zona è abbastanza mite anche in inverno, quando vedi che cominciano a vegetare, e che quindi le radici sono già efficienti, puoi metterli in terra direttamente. Altrimenti metti le marze radicate in vasi di 15 cm da tenere in zona riparata dai geli per circa un anno.

Comunque le tue disavventure mi fanno venire in mente come facevo radicare le talee - però di oleandro- che rubavo a Nonna Celeste quando ero un bambino. Staccavo un rametto abbastanza giovane, di una quindicina di cm, che prelevavo dalla pianta con le mani, senza cesoie, prendendone anche il tallone, cioè quella parte che lo unisce al ramo principale, e lo mettevo a radicare in un vasetto d'acqua, in una posizione di casa non troppo luminosa. A quei tempi l'acqua non aveva cloro: oggi sarebbe meglio usare acqua minerale. Nei primi tentativi anche a me capitava che regolarmente mi si marcivano (e puzzavano anche per bene!); finché non mi resi conto che tutto andava bene se in fondo all'acqua mettevo due pizzicotti di terra. Proprio terra, quella del giardino, non il terriccio dei sacchetti!
Prova anche tu. Chissà che le mie magie infantili non siano ancora efficaci... ;@)

Larkie



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