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Cissus tuberosa (1996)


Parole chiave: succulente; cissus; rampicanti;


Domanda: Allora: il mio Cissus tuberosus è una piantina alta adesso circa dieci centimetri con tronco caudiciforme, che in primavera emette dei rami rampicanti con foglie palmate, che io in genere potavo […] Con i rami potati ho fatto delle talee, due delle quali dopo un anno sono diventate simili alla madre, quest’anno non le ho potate ed i loro tralci hanno invaso il ripano della finestra.
   Non sono sicuro ma penso di avere anche un
Cissus quadrangularis normalmente senza foglie con tronco a sezione quadrata, tornando dalla vacanze l'ho trovato con delle piccole foglioline tipo vite con dei (come si chiamano quei cosi che si arricciano a spirale ?). I "cosi "sono presenti anche sull'altro cissus.
Emilio C. - Torino


Risposta: (prima parte)
   I "cosi" si chiamano viticci, Emilio! E la potatura di cui parli spero che fosse eseguita staccandone i rametti (che si chiamano “articoli”) con le mani, e non tagliandoli con le cesoie, vero?
   Venendo a noi, il Cissus tuberosus non lo conosco (ma io ben poco conosco...) ma evidentemente non lo conosceva neppure il vecchio Lodi quando scrisse il suo libro (Le mie Piante Grasse - ed. Edagricole Bologna; decisamente consigliabile) alla veneranda età di 84 anni!
   Se ne spedisci un articolo all'Orto Botanico di Bologna certamente te ne saranno grati (Via Irnerio, 36 -40126 BO). Non mi risulta che lo possiedano. A settembre, quando ricomincia la vita, andrò a controllare di persona. Per la spedizione è sufficiente che tu lo stacchi alla base e lo metta in una scatolina di cartone avvolto in paglia o trucioli con un po' di spiegazione del tuo gesto. Per almeno due mesi rimane vivo e vitale.
   (seconda parte)
   Caro Emilio. Ti devo intanto ringraziare per avermi dato la scusa per tornare un'ennesima volta a vedere la serra "Lodi" delle succulente dell'Orto Botanico di BO. E ne ho approfittato per trainarmi a rimorchio la mammetta 84enne che, un po' claudicante, si è divertita da matti. Urletti, risatine, squittii maravigliati; e ci si è arrozzata dietro pure una giovin giovanetta di passaggio, che mi ha fatto da uditorio.
   Ma adesso però mi devi dire dove lo hai preso, quel *Cissus tuberosa* (questo è il nome corretto) che esiste, ma nessun repertorio che io conosca menziona, in quanto solo da pochissimi anni ha vita pubblica.
   Scoperto in Messico non più di cinque anni fa, da due anni sta anche nella serra "Lodi". È quindi una pianta ancora estremamente rara (per ora... in quanto per la sua robustezza ed adattabilità puo' essere molto facilmente moltiplicata e diffusa; e tu ne hai fatto la prova). Il vecchio Giuseppe Lodi che mi regalò il Cissus quadrangularis ed un C. quinquangularis, morto nell'89 a 94 anni, non lo conosceva.
   Non ha un vero e proprio tubero, ma un tronco a fiaschetto (una riserva d'acqua simile a quella della Beaucarnea stricta) che puo' assolvere circa le funzioni di un tubero.
   Ne esistono due varietà. Una con foglioline molto simili alla vite da uva (ed è quella che ho visto all’Orto B.) portate su esili tralci con viticci, ed una seconda con foglie più simili agli aceri giapponesi, e forse sono le tue palmate. Quest'ultima forma non è presente a BO.
   Beh, congratulazioni.
Larkie



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