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Qual è la pianta che chiamiamo Settembrini? (29-9-2000)


Parole chiave: Settembrini; Aster novi-belgii; Aster novae -angliae


Domanda: Mi sono innamorato di una splendida pianta che ho subito acquistato, il suo nome è : Pianta SETTEMBRINO così almeno mi è stato riferito.
Vorrei sapere se :
  1. E' una pianta perenne?
  2. Ha bisogno di molta acqua?
  3. E' una pianta da interno oppure può vivere tranquillamente anche all'esterno.
  4. Ha qualche altro nome?.
Grazie per la gentile collaborazione.
Francesco M. - (loc sconosciuta)

Risposta: Caro Francesco,
Col nome italiano di Settembrini vengono comunemente indicate (dalle nonne e dai fiorai approssimativi) alcune specie di piante che fioriscono a settembre. Tutte hanno l'aspetto di margheritoni di svariati colori.
Per esempio mia madre e mia nonna chiamavano così il Topinambour, quella specie di piccolo girasole giallo che nasce spontaneo e rigoglioso tra le macerie, negli argini dei fossi, in terreni abbandonati.
Altri chiamano Settembrini quei Crisantemi coreani, ricoperti da una miriade di fiori che possono avere i colori più svariati, e che proprio ora vengono proposti copiosamente nei negozi dei fiorai.

Più propriamente e correttamente, però, i Settembrini sono due specie di Astro. Esattamente Aster novi-belgii ed Aster novae-angliae.
Per distinguerli occorre sapere che questi ultimi hanno foglie pelosette, mentre i “novi-belgii” le hanno glabre.

Facendo dunque l'ipotesi che siano Aster, sappi che si tratta di piante erbacee perenni che generalmente fioriscono tra agosto ed ottobre.
Sono molto rustiche e possono vivere tranquillamente all'aperto e in piena terra. Delle due preferiscono questa sistemazione al vivere in appartamento.
Gradiscono una posizione in cui il terreno sia ricco di sostanze organiche, sciolto e ben drenato, al sole ma con qualche periodo di ristoro a mezz'ombra nelle ore più calde della giornata.
In terra non sarebbe male cambiare loro spesso di posto e trapiantarli ogni due anni in terreno nuovo. O comunque somministrare ogni anno a primavera una buona pacciamatura di composta, letame maturo e terriccio di foglie.
Se li terrai in vaso, li travaserai ogni anno, dopo la fioritura o in febbraio-marzo, rinnovando ogni volta completamente il terreno.

Quanto all'acqua, in estate è bene annaffiarli spesso e mantenere il terreno sempre un po' umido. Se hanno una difficoltà di coltivazione è che soffrono la siccità. In inverno a quelli in vaso si riducono le annaffiature (togli però il sottovaso, se li lasci fuori, che l'acqua non vi resti a ristagnare), mentre quelli che stanno in terra all'aperto si autoregolano con le precipitazioni atmosferiche.
Per il resto niente problemi: sono piante bellissime e di poche pretese.

Ciao!

Larkie




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